
Saint Laurent debutta nel braccio di produzione cinematografica
La casa di moda di lusso Saint Laurent ha raccolto slancio verso quella destinazione sotto Anthony Vaccarello, direttore creativo del marchio dal 2016. Oltre alle sfilate stagionali durante la settimana della moda, Vaccarello è anche la mente creativa dietro Saint Laurent Rive Droite, una destinazione creativa e culturale dove la moda incontra l’arte e non solo.
Per portare questo sforzo al livello successivo, il marchio ha annunciato un nuovo braccio: Saint Laurent Productions. Una filiale registrata che sarà della Maison e il primo marchio di lusso ad annoverare tra le sue attività la produzione a pieno titolo di film. Vaccarello guiderà il progetto e il marchio afferma che si allineerà con il modo in cui lo stilista ha immaginato Saint Laurent in futuro, “facendo eco all’ampiezza e alle sfumature cinematografiche delle sue collezioni”.

Questo passaggio al mondo cinematografico era già stato prefigurato. Coloro che seguono Saint Laurent noteranno la sua recente campagna maschile con i registi Pedro Almodóvar, David Cronenberg, Jim Jarmusch e Abel Ferrara. WWD ha riferito che Saint Laurent Productions avrebbe agito come co-produttore con i collaboratori di lunga data di David Cronenberg e Paolo Sorrentino per facilitare l’incursione formale del marchio nell’industria cinematografica.
Saint Laurent Productions debutterà al prossimo 76° Festival di Cannes questo maggio. Presenterà in anteprima il suo primo film “Strange Way of Life” di Pedro Almodóvar, con Ethan Hawke e Pedro Pascal. “Questo è un western queer, nel senso che ci sono due uomini, e si amano, e si comportano in quella situazione in modo opposto”, ha detto Almodóvar. I costumi sono stati realizzati da Vaccarello e, con il nuovo braccio di produzione, lo stilista concettualizzerà l’abbigliamento e gli accessori quando lavorerà a nuovi progetti con diversi registi.

I prossimi film all’orizzonte comprendono nuove opere cinematografiche di illustri registi David Cronenberg e Paolo Sorrentino. “Questi registi non mancano mai di aprirmi la mente e, in un certo senso, la visione singolare e radicale che portano al cinema mi ha reso la persona che sono oggi”, afferma Vaccarello.
Per la casa di moda di proprietà di Kering, questa nuova impresa potrebbe essere vista come il gruppo che livella lo status di Saint Laurent nel suo portafoglio di altri marchi, tra cui il potente Gucci. I risultati finanziari passati del gruppo hanno costantemente dimostrato che i profitti di Saint Laurent sono cresciuti, e questo è un cenno alla visione di Vaccarello per il marchio. Il nuovo braccio di produzione rappresenterà un’altra strada per il marchio per raggiungere un pubblico più ampio e superare il vincolo dell’effimero spesso associato ai vestiti; al contrario, “un film è qualcosa che puoi ancora vedere in 10, 20, 30 anni è un buon film”.