
Dior porta la sfilata Fall 2023 al Gateway of India di Mumbai
Guidato da Karishma Swali, l’atelier è nato con l’intento di promuovere la conservazione e la rinascita di alcuni dei migliori mestieri tessili e tecniche di ornamenti. Una collaborazione con Dior che non è solo creativa ma anche simbolica. Il progetto della scuola si sposa bene infatti anche con la missione personale che da anni Chiuri tenta di apportare in Dior: evolverlo in un marchio femminile e femminista. Sono infatti tradizionalmente solo uomini, i karkarigars, che si occupano dell’artigianato tessile. Lo scopo della Chanakya School of Craft è invece quello di estendere il lavoro anche alle donne a basso reddito, permettendogli di guadagnarsi da vivere grazie al settore del fashion.
Non è la prima volta che Dior si affida alla Chanakya. Ha infatti collaborato con l’atelier per l’allestimento di alcuni suoi show, come gli immensi pannelli ricamati progettati da Judy Chicago che campeggiavano come sfondo imponente per la sfilata Primavera Estate 2020 di Dior.
Non solo Dior, ma diversi marchi di lusso europei hanno collaborato con Chanakya e altri atelier del luogo per rifornirsi di ricami e altri abbellimenti artigianali per le loro creazioni, mantenendoli tuttavia segreti. Sbloccare diverse aree geografiche è invece uno degli obiettivi degli show itineranti che stanno coinvolgendo sempre di più le case di moda. Sfilare in India gioca quindi un ruolo anche di mercato. Sarà infatti un modo per approfondire i legami e puntare i riflettori sul Paese che, visto l’alto potenziale di crescita, sempre di più avrà una funzione chiave nel mercato del fashion.