
Chanel Haute Couture Spring Summer 2023
Escono come dei cavalli di Troia le modelle della sfilata Chanel Haute Couture Primavera Estate 2023. Se si guarda bene però le monumentali statue di legno o cartone non sono equini ma cervi, lupi, leoni, cammelli, uccelli, pesci, elefanti, cani con l’aggiunta di una nuova razza: il coccodrillo-cane pensati da Xavier Vehilan. Più che un’arca di Noé è un modo per proporre gli animali amati da Coco Chanel che lei aveva riprodotti nel suo appartamento della rue Cambon. Virginie Viard, direttrice creativa di Chanel, ama mixare elementi senza connessioni dirette per creare una certa perplessità all’inizio ma poi un certo attaccamento quando si è compreso il concetto.
Le sue domatrici hanno una tuba simile a quella usata al circo ma sfilano con la stessa attitudine maschile che sarebbe piaciuta Coco. Lei stessa preferiva i cappelli da uomo e adorava i contrasti nel vestire. Non sono pochi infatti i riferimenti al periodo di Coco in cui non era ancora la creatrice d’avanguardia del secolo scorso e sperimentava romanticherie poi abbandonate. Fiocchi minuti, stivaletti bassi al polpaccio con lacci e ancora romanticismi che Coco avrebbe poi usato solo come minuscoli dettagli. Eppure su forme così ridotte (tutto è sopra al ginocchio) o allungate e avvitate, quell’enigmatica e forte femminilità di Coco torna a essere moderna.
I tweed sono tutti fatti a mano e ricamati da motivi di animali, agresti o geometrici. Le stampe sono punti di colore ma senza riferimenti storici. Il lusso qui è un’emozione senza tempo, personale, che non lascia spazio a ispirazioni ma solo alla certezza di un artigianato unico e di una clientela con portafogli a fisarmonica.




