Labirinto
Ispirato all’antica forma romana dei labirinti classici, ma rielaborata introducendo qua e là bivi e vicoli ciechi, è realizzato interamente con piante di bambù - in totale quasi 300.000 – appartenenti ad una ventina di specie diverse, alte tra i 30 centimetri e i 15 metri.
È stato scelto il bambù perché è una pianta sempreverde, elegante, flessuosa, vigorosa, rapida nella crescita. La sua forza è l’elevata fotosintesi che riduce l’anidride carbonica restituendo ingenti quantità di ossigeno.
Percorrendo questo intricato e affascinante dedalo verde lungo oltre tre chilometri, sarà possibile conoscere, grazie ai pannelli posti tra i viali, tutta la storia dei labirinti, a partire dal mito di Creta, passando per il Medioevo e il Rinascimento, fino ad arrivare ai giorni nostri. Un altro percorso a tappe racconta poi la storia del suo ideatore, Franco Maria Ricci: gli studi di Geologia, la passione per le grotte e i cunicoli e quell’incontro con Jorge Luis Borges a cui promise, proprio nel campo in cui oggi sorge il Labirinto, la realizzazione di questa immensa opera. Al centro del labirinto, si erge una cappella a forma piramidale: a simboleggiare l’antico legame tra labirinti e Fede, essa può essere luogo per matrimoni, oltre che per concerti di musica classica.


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